I mille colori, il clima dolce e caldo, la cortesia dei pugliesi, la storia, l’immensa cultura, la posizione geografica e il mare. Queste sono solo alcune delle mille potenzialità di cui Taranto, la regina del Salento, dispone, e offre a chi la visita. Taranto si trova nel paradisiaco lembo di terra salentino, che sta riscuotendo molto successo negli ultimi anni. Nella classifica dei Best Trips, stilata da National Geographic, la Puglia è entrata fra i Top di tutto il mondo. È un successo di straordinaria importanza che trova riscontro anche nella classifica annuale di Lonely Planet, la guida turistica più venduta al mondo, dove al secondo posto fra le top ten “Best value travel destinations in the world for 2014” c’è ancora lei, la Puglia. Se prenotate una vacanza in questi luoghi dovete visitare Taranto. Meglio ancora se il soggiorno lo farete tra queste vie, ricche di storia e profumi marittimi. Per la sua posizione geografica a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è conosciuta come la "città dei due mari"; da taluni è definita "città spartana" con riferimento alla sua fondazione nel l'VIII secolo a.C. Taranto presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico, i resti archeologici delle necropoli greco-romane e delle tombe a camera, la Cripta del Redentore, ai palazzi appartenuti alle famiglie nobili e alle personalità illustri della città, tra i quali Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva. La città offre inoltre una ricca varietà architettonica a testimonianza della forte religiosità e devozione: si va dal romanico al barocco della facciata della cattedrale di San Cataldo, dal gotico della chiesa di San Domenico Maggiore alle forme decisamente più eleganti delle chiese dalle linee rinascimentali e neoclassiche. Numerose anche le cripte, i monasteri, i santuari e le edicole votive.
La città di Taranto un tempo era la maggior produttrice di cozze e ostriche al mondo con i suoi immensi giardini in Mar Piccolo e Mar Grande. L’attività di mitilicoltura sembra sia iniziata attorno all’anno mille e da allora è stata una delle maggiori risorse economiche della città. L’allevamento della cozza tarantina ha vissuto in questi ultimi anni numerose vicissitudini a causa dell’inquinamento ambientale provocato dall’ILVA, ma in realtà oggi è certamente la più sicura d’Italia per i numerosi e frequenti controlli a cui è sottoposta. Come afferma il presidente dei mitilicoltori Cosimo D’Andria: “I prelievi e la classificazione delle acque vengono effettuati per ogni singolo produttore, quindi si analizza più volte lo stesso specchio d’acqua proprio per poter sfatare la negativa denominazione di “cozze alla diossina”. Famosissimo è il piatto che prende il loro nome: “Le cozze alla tarantina”. La caratteristica di questo piazzo è la presenza del pomodoro e dell’abbondanza di aromi.