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Torre Santa Sabina, un tuffo nel passato

Torre Santa Sabina, un tuffo nel passato

Il paese del Salento dove il tempo si è fermato.

Sembra di trovarsi in un set cinematografico di Hollywood, talmente è perfetto e intatto questo tratto di costa salentina. Torre Santa Sabina non è tra i primi cinque nomi che immediatamente vengono in mente quando si parla di Salento. Nella top five generalmente brillano Lecce, Taranto, Ostuni, Santa Maria di Leuca e Brindisi. Ma proprio dal capoluogo, Brindisi, se prendete l’antica via Traiana in direzione nord – oggi conosciuta come Strada Statale 379 –dopo una ventina di chilometri approderete a questa piccola frazione di Carovigno, Torre Santa Sabina. Alle grandi masse turistiche è sconosciuto questo piccolo agglomerato che si bagna nel mar Adriatico. Se avete occasione di fare una tappa in questa zona della Puglia bagnata a est dall’Adriatico e a ovest dallo Ionio, non potrete più dimenticare la pace e serenità che questo luogo ispira. Casolari bassi, alcuni diroccati, che si affacciano quasi con malinconia sul porticciolo animato dalle barche ormeggiate dei pescatori e cullate dal moto delle onde. Le stesse imbarcazioni che quotidianamente escono in mare aperto per tornare con i loro carichi di pesce fresco. La spiaggetta sottostante la torre si trasforma quasi in un mercato del pesce all’aperto quando i pescatori tornano a riva.

Il sapore autentico del Salento

Qui nel Salento tutto ha un altro sapore. Il pesce è freschissimo e il vero must è il polpo. Lo cucinano in mille modi ma trasgressione pura è mangiarlo nel panino venduto ai botteghini sul piccolo lungomare. Uno street food che al Salone del Gusto verrebbe sicuramente apprezzato. Un’altra specialità del Salento è il panino con le bombette: non vi svelo di cosa si tratta ma vi consiglio di uscire la sera e mangiarlo seduti ai tavolini Da Pomodoro (così si chiama l’attrezzatissimo camioncino). Sembrerà di essere in un ristorante en plein air. E per concludere la serata non c’è niente di meglio che una passeggiata sul lungomare di Torre Santa Sabina ammirando i ninnoli sulle bancarelle e mangiando una fetta d’anguria alla Piccola Torre. Vi sembrerà banale, ma qua l’anguria - e tutta la frutta in genere - ha un gusto inconfondibile. Avrete quasi la sensazione di non aver mai mangiato della vera frutta. Questo è il sapore della terra, il sapore del Salento.

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