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San Severo, tra arte e storia

San Severo, tra arte e storia

San Severo e i suoi santi

Arrivando in Puglia, una delle prime città che incontrerete è San Severo, un antico centro e una Città d’arte. Da San Severino, patrono del paese, deriva il nome della città che sorge nell’antica Daunia dove sono stati rintracciati insediamenti neolitici. Secondo alcune testimonianze il santo patrono comparve ben due volte in aiuto nel corso di alcuni saccheggi e attacchi durante il XVI secolo. Lo stemma civico vuole ricordare i miracoli di San Severino in abito sacerdotale a cavallo con una bandiera rossa caricata dalla croce nella parte destra, mentre nella sinistra la mano è distesa in segno di protezione alla città. La Chiesa più importante e antica del paese è quella di San Severino. Fu gravemente danneggiata durante il XVIII secolo e poi restaurata e decorata in stile barocco. Maestose sono le chiese di Santa Maria della Pietà e San Lorenzo e di San Nicola e della Trinità. Nel centro abitato, caratterizzato dai suoi vicoli labirintici medioevali, troverete i particolari campanili con le sue guglie maiolicate, i palazzi signorili di De Petris, Del Sordo, Del Lucretis, Fraccacreta, Mascia, Recca, Del Pozzo, Summantico e i tre monasteri come quello delle Benedettine; attualmente sede del Tribunale, quello dei Celestini; oggi sede del municipio dal 1813 e infine quello dei Francescani, ora sede della Biblioteca Comunale e del Museo Civico. San Severo si presenta come città d’arte e molti sono gli edifici d'interesse storico e artistico come la Collegiata di San Giovanni Battista con i lavori di Nicola Menzele, le chiese di Santa Maria del Carmine e la sua cupola affrescata di Mario Borgoni, il Santuario del Soccorso (Sant’Agostino), San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio Abate, Santa Croce, Santa Maria Constantinopoli (dei Cappuccini), San Sebastiano (o della Libera) Santa Lucia, Santa Maria delle Grazie e San Matteo. La città si vanta anche del maestoso Teatro Comunale, tra i maggiori della Regione Puglia inaugurato nel 1937. La meravigliosa villa Comunale si apre con i suoi lunghi viali che confluiscono su di una collina artificiale chiamata Montagnella e i monumenti di Matteo Tondi e Tito Angelini. Nel circondario di San Severo non mancano altre ricchezze architettoniche e artistiche come l’agro che circonda tutta la città, tra i maggiori tratturi della transumanza in cui troviamo le grandi masserie rurali vi è lo storico Tratturo del re (lunghe vie battute da mandrie e greggi).

Se si passa per San Severo nel mese di maggio non perdete la festa patronale, chiamata anche Festa del Soccorso in onore della Madonna del Soccorso.

Questa manifestazione sacra è caratterizzata da processioni e sensazionali spettacoli pirotecnico che illuminano la città a festa. Ogni contrada della città accende la propria batteria di fuochi d’artificio e si ha la possibilità di assistere alla corsa dei fujenti: giovani che corrono dietro i fuochi in segno di purificazione del corpo e dell’anima. San Severo è meta importante anche per la processione d Pasquai, una delle più importanti a livello internazionale. Altre feste religiose come quella del Carmine e del Rosario, rappresentano importanti manifestazioni per la città che rendono San Severo una terra di grandi eventi e festeggiamenti liturgici.

Le cantine di San Severo

San Severo è città anche del vino, uno dei prodotti tipici e più importanti per l’economia del territorio. Più della metà del vino prodotto nella provincia di Foggia proviene proprio dalla città di San Severo. Numerosi sono i produttori e le cantine che sono divenute importanti anche a livello internazionale. Le eccellenze del territorio producono sia spumanti sia vini Doc. La città di San Severo (in origine Castellum Sancti Severini) è terra antica per la produzione del vino nella Daunia e, i numerosi vigneti, sono la risultante delle innumerevoli coltivazioni, tra le più importanti c’è quella del Bombino bianco. Sono le estese pianure e il paesaggio ad alta vocazione agricola rendere terreno di San Severo un ottimo bacino per la produzione di un eccellente vino. I vigneti sono per lo più di medie e piccole dimensioni. I vitigni a Bacca Bianca preferiscono terreni leggeri, freschi e piuttosto calcarei, con una buona esposizione, mentre quelli a Bacca Rossa prediligono terreni argilloso-calcarei, bene esposti e a clima caldo. L’elenco dei vini è incredibile: San Severo Bianco (anche frizzante e spumante), San Severo Bombino bianco (anche frizzante e spumante), San Severo Malvasia bianca di Candia San Severo Falanghina, San Severo Trebbiano bianco, San Severo Rosso (anche novello e riserva), San Severo Rosato (anche frizzante), San Severo Merlot (anche rosato), San Severo Uva di Troia o Nero di Troia (anche rosato e riserva), San Severo Sangiovese (anche rosato). Numerose sono le cantine che hanno conquistato premi per la produzione del vino come quella delle cantine Tenaum, d’Araprì, d’Alfonso del Sordo, tenuta Coppadoro e terre federiciane. San Severo ha tutti gli ingredienti per una sosta tra feste religiose e manifestazioni frizzantine.

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