Il pane Pugliese è il pane tipico della Puglia, famoso oltre che per il suo sapore anche per la grossa pezzatura. Le sue forme raggiungono persino i tre chilogrammi. Una volta giunti in Puglia troverete questo pane in ogni forno. Il profumo che rilascia inebria le vie cittadine. Non è un prodotto da forno turistico, è la tipica alimentazione che i pugliesi sono soliti portare in tavola. Questo tipo di pane gode di una lunga conservazione. La pagnotta risulta al suo esterno croccante e al suo interno soffice e con una mollica molto saporita. In puglia spesso si affettano delle fette di pane, vi si aggiunge sopra un po’ di olio a crudo, e il piatto è servito. È talmente buono che può sostituire anche un primo piatto, persino un pasto completo.
Sono molteplici le tipologie di pane pugliese. Il pane garganico è uno dei pani più noti. Si tratta di forme molto grandi (il diametro va dai 30 ai 50 centimetri e il peso è sui 5, 6 chili), si conserva a lungo e può essere mangiato anche dopo 8-9 giorni. È prodotto utilizzando il frumento duro del Granaio d'Italia, il Tavoliere delle Puglie. Il pane garganico si ottiene impastando semola di grano duro o farina di frumento tipo zero in due tempi, con acqua, sale, lievito naturale e senza additivi. Nel Gargano è frequente trovare queste grosse forme di pane appese fuori dalle panetterie del paese. Derivati del pane, tipici, sono: le paposciole, forma di pane ottenuta con lo stesso impasto della pizza da condire a piacimento; il pane spugnato condito con pomodori; il caudello (caudedd), bruschetta abbrustolita sul fuoco, strofinata di aglio e immersa in olio extravergine di oliva.