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La pietra viva di Trani famosa in patria e all’estero

La pietra viva di Trani famosa in patria e all’estero

La pietra tranese nel mondo

Trani è famosa per la sua pietra che viene estratta da una rocca carbonatica presso l'area murgiana dalle numerose cave che si trovano nel circondario tranese. Dal punto di vista chimico la pietra si compone da carbonato di calcio e nell'insieme si trovano peloidi micritici cementati. La pietra è molto importante per l'utilizzo di numerose costruzioni e opere d'arte, sia a livello nazionale che internazionale. Alcuni esempi sono la stupenda Cattedrale di Trani e il monumento di Cesare Bazzani dedicato alla celebrazione della vittoria della prima guerra mondiale che si trova nella piazza di Forlì. Tutto il territorio di Trani è ricco di roccia calcarea e si distinguono tre grandi varietà, uno di colore grigio cristallino che si trova tra Trani e Corato, uno di colore più chiaro chiamato anche pietra viva, ed è la più diffusa, e il terzo, infine, di colore ancora più chiaro è situato fra Trani e Bisceglie. La pietra viva di maggiore diffusione si trova precisamente presso le località di Sant Elena, Sant Angelo, Puro, Petrarello e Montericco. Le cave sono numerose e si aprono al cielo, mentre i cavatori con il loro duro lavoro recuperano l'essenza della pietra. Il marmo di Trani viene estratto attraverso degli scavi nel sottosuolo. La pietra durante gli anni ha trovato numerosi utilizzi e viene attualmente impiegata in tutti i settori della regione pugliese e non solo. L'estrazione della pietra risale al periodo delle Crociate e alle traversate dei maestri scalpellini che al loro rientro dalla Terrasanta avevano lavorato alla costruzione del Santo Sepolcro e di molti altri monumenti sacri a Gerusalemme. Della pietra di Trani si trovano documentazioni presso gli archivi notarili del 1500 che segnalano la diffusione del materiale utilizzato sia per la costruzione della chiesa di Nazareth a Barletta, che per il porto di Malta e quello di Said. La pietra di Trani è quasi ovunque oggi, è stata utilizzata anche per la costruzione delle maggiori Banca d'Italia, quelle del Lavoro, Il Quirinale, per il palazzo dell'acquedotto pugliese, per l'Albergo delle Nazioni, per le caserme dei carabinieri di Napoli e per il Banco di Roma. A Bologna la pietra tranese è stata utilizzata per la costruzione di alcune facoltà universitarie come quella di Chimica e Biologia, ed infine parecchie sono state anche le forniture richieste da parte delle maggiori capitali europee come Londra, Parigi, Berlino e Bruxelles.

Dalla pietra Tranese nasce la cattedrale delle cattedrali

La Cattedrale di Trani rappresenta uno dei più significativi capolavori di stile romanico che troviamo nella regione Puglia. Questo maestoso edificio, la cattedrale delle cattedrali, è stata edificata sulle tracce di un'antica chiesa: Santa Maria della Scala, che oggi rappresenta la parte inferiore, nonché la più antica di tutta la costruzione. L'architettura risale intorno al 1159 e il 1186, dopo alcune distruzioni è stata restaurata durante la metà del Novecento. All'esterno la chiesa si eleva sopra una terrazza che si affaccia sul mare. Le facciate, di incredibile bellezza e solennità, sono composte dalla pietra tranese. Sotto la cuspide si trova il rosone con delle rappresentazioni zoomorfe e subito sotto si aprono finestroni decorati con disegni di animali. La realizzazione del portale all'ingresso del 1180 si deve all'artista Barisano da Trani, il quale con grande maestria è riuscito a mescolare elementi romanici con quelli bizantini e saraceni. Nel portale sono raffigurati trentadue riquadri differenti, dove spicca lo stesso artista ai piedi di San Nicola Pellegrino a cui la chiesa è consacrata. Attraverso una scaletta si accede all'ipogeo di San Leucio che si trova sotto il livello del mare,  purtroppo è stato lasciato in un pessimo stato di conservazione. Non si può non rimanere incantati dal campanile della Cattedrale e dalle sue forme. Secondo alcune documentazioni i primi piani della torre furono realizzati duranti il Duecento, mentre il terzo e il quarto successivamente. All'interno della chiesa la pianta è a croce latina con le navate che sono suddivise da ben dodici coppie di colonne. Di particolare curiosità è il presbiterio in cui si rintracciano sul pavimento a mosaico lo stile del maestro Pantaleone che realizzò la decorazione pavimentale anche nella Cattedrale dell'Annunziata di Otranto. Oltre ai classici elementi di decorazioni, sul pavimento si posso ritrovare la rappresentazione dell'allegoria dell'Ascesa in volo di Alessandro Magno e l'episodio del Peccato originale di Adamo ed Eva. Nell'abside di sinistra potete ammirare il rilievo del Cristo crocefisso tra la Madonna e San Giovanni risalente al XIII secolo. Alla fine della navata si accede alla cripta di San Nicola Pellegrino costruita per ospitare le spoglie del santo, deliziosi sono i capitelli. Attraverso la cripta si arriva alla chiesa inferiore in cui si conserva il sepolcro di Passapepe Lambertini. Questa meravigliosa cattedrale domina tutta la città di Trani e ne accoglie lo spirito degli abitanti e la bellezza della natura circostante che la avvolge.

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