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A Locorotondo si mangia, si balla e si canta

A Locorotondo si mangia, si balla e si canta

Gli appuntamenti con il sapore da non perdere a Locorotondo

Locorotondo capitale del gusto nel Salento. A Locorotondo non mancano le sagre dove si mangia, si balla e si canta. Trovate la sagra dell'U' Cialled' (insalata di Mare) che si tiene nell'ultima domenica di giugno, presso la  Contrada San Giuseppe. La prima domenica di agosto c'è invece la Sagra dei Gnumeredde suffuchet (involtini soffocati), mentre nella seconda si consacra, come ogni anno, quella del Fungo Porcino. A novembre invece si tiene la frizzantina sagra del vino novello e delle caldarroste. Da non perdere neanche la manifestazione enogastronomica Pettole e Baccalà Fritto che si svolge a dicembre presso la contrada Tagaro. Oltre al gusto anche le tradizioni. Durante il mese di Luglio viene rievocato il tradizionale Palio delle contrade e la Galvalcata, storico evento dedicato alla giostra "du Jartidde" (del gallo). In estate si organizzano delle piccole presentazioni di libri nel centro storico all'interno della manifestazione: Un Libro nel Centro Storico. Gli eventi non sono finiti, anche a livello musicale Locorotondo vi appagherà con il famoso Locus Festival: nato durante il 2001,  la città si riempie con numerosi concerti di artisti nazionali ed internazionali. Con la manifestazione Natale in musica invece si chiude l'anno. 

Dopo il viaggio tra le manifestazioni si prosegue tra le tipicità di Locorotondo

La tradizione locale di questo luogo risiede nelle abitazioni, nelle famiglie, in quelle donne che sono ancora dedite alla lavorazione artigianale della pasta e dei prodotti che la terra del Salento regala.  Una tipicità della zona locorotondese è A Ciallédde, un piatto tradizionale che rievoca il gusto di tempi lontani. Si riempie una grande ciotola di acqua fredda e si schiacciano i pomodorini all'interno, si aggiunge un gambo di sedano e una manciata di origano, un po' di sale, pepe e così via...a seconda dei gusti. Il passo successivo è quello di mescolare il composto e, infine, aggiunge del pane raffermo già spezzettato. I nvece il particolare Gnumerèdde Suffuchète, citato sopra, cui è dedicata anche la sagra, si compone di involtini ripieni di frattaglie di agnellone e trippa. Nell'antica ricetta si utilizzava per la cottura una pigna in creta dove i gnumerèdde venivano ricoperti con cipolle, brodo di carne e infine l'aggiunta di scaglie di pecorino e qualche pomodoro, sale e un pizzico di peperoncino.  Il Macco con verdure, o purea di fave bianche, è un'altra delizia della tradizione di Locorotondo. Le fave dopo essere state sgusciate, tenute a bagno per quasi un giorno, vengono messe a cuocere e infine scolate e ridotte a poltiglia per poi essere mescolate ad altre verdure spontanee come la cicoriella e il tarassaco. Spesso la purea va accompagnata con diversi piatti come l'insalata di cipolla e rucola, peperoni fritti, melanzane fritte e uva. A Locorotondo c'è spazio anche per i fagioli e ceci che vengono utilizzati per il sugo delle famose tagliatelle fatte a mano (cresciole), più comunemente chiamata in lingua italiana: pasta e fagioli. 

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